Nelle acque della costiera amalfitana, a poca distanza da Positano, si trovano Li Galli, un piccolo arcipelago ricco di fascino, bellezza naturale, storia, e mito.
Tre sono gli isolotti che lo compongono: Gallo Lungo, La Rotonda, Isola dei Briganti o Castelluccia. Gallo lungo è il più grande ed è l’unico ad essere stato abitato fin dai tempi di romani come mostrano i resti di una Domus romana. Oggi fanno parte dell’area Marina Protetta punta Campanella.
Storia e mitologia
Li Galli, che gli antichi chiamavano Sirenuse, hanno origini antichissime.
La loro storia è legata al mito greco delle Sirene, creature malefiche dal corpo di uccello e il volto di donna, capaci di ammaliare i naviganti con la musica e il canto facendoli naufragare.
Ulisse, protagonista dell’Odissea di Omero, riuscì a resistere al loro canto facendosi legare all’albero della sua nave seguendo il consiglio della maga Circe. Le Sirene umiliate per la sconfitta, si gettarono in mare tramutandosi in scogli, Li Galli per l’appunto.
Secondo altre fonti, una volta precipitate in mare, i loro corpi furono trasportati dalle onde del mare in posti lontani. Partenope, una delle Sirene, fu trasportata nel Golfo di Napoli. Il suo corpo venne accolto dalla popolazione che le innalzò una tomba monumentale intorno alla quale si sviluppò la città chiamata, in suo onore, Partenope. Successivamente, dopo la distruzione della città da parte dei cumani, Partenope fu rifondata col nome di Neapolis, città nuova.
Il nome Li Galli si riferisce proprio all’aspetto delle Sirene mitologiche (metà uccello e metà donna).
Col trascorrere dei secoli si è abbandonata questa rappresentazione. Le Sirene, essendo legate al mare, sono diventate per la credenza popolare creature metà donna e metà pesce. Nel 1225 Federico II di Svevia donò al monastero benedettino di Santa Maria di Positano le tre isole denominandole “tres Sirenas quae dicitur Gallus”.
Al XV secolo risale la costruzione della Torre Aragonese di difesa dagli attacchi Saraceni che ancora oggi si può osservare dal mare. Disabitate per anni e anni e frequentate dai cacciatori della costa per le loro battute alla quaglia, nel 1924 il Gallo Lungo (l’isolotto più grande) è stato acquistato dal coreografo e ballerino russo Massine che vi fece costruire una magnifica villa arricchita dall’architetto Le Corbusier. Venne poi venduto al ballerino russo Rudolf Nureyev. Successivamente ha cambiato proprietario. Oggi è un resort di lusso.
Escursioni
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